Alle dichiarazioni di Trump non sono mancate le risposte del presidente ucraino.
Zelensky ha respinto le affermazioni di Trump secondo cui solo il 4% degli ucraini si fida di lui, affermando che queste informazioni provengono dalla Russia.
In merito alle elezioni, Zelensky ha affermato che questa narrazione è tipicamente russa, ma ignora il fatto che la costituzione ucraina proibisce le elezioni durante la legge marziale, entrata in vigore dopo che la Russia ha lanciato l’invasione su vasta scala nel 2022.
Pur esprimendo il suo rispetto per Trump e il popolo americano, Zelensky ha affermato che il presidente degli Stati Uniti “purtroppo vive in una bolla di disinformazione”. Zelensky ha anche sottolineato l’ ultimo sondaggio con un tasso di approvazione del presidente al 57%, aggiungendo che gli sforzi per sostituirlo in questo momento non avrebbero successo.
Per il presidente ucraino il rating di fiducia non è il problema principale al momento. Invece, la priorità dell’Ucraina è difendersi dagli attacchi russi e garantire il ritorno dei prigionieri di guerra.
“Non ho ancora ricevuto risposta dagli Stati Uniti in merito alla mia richiesta di aumentare il numero di sistemi missilistici Patriot, nonostante abbia sollevato la questione ripetutamente”, ha aggiunto Zelensky.
“Non abbiamo nulla con cui abbattere i missili. Alle 5 del mattino, il comandante mi ha riferito: ‘Ci sono otto obiettivi, ma non ci sono missili di difesa aerea’”, ha detto Zelensky.
In merito il presidente ha aggiunto di aver avviato discussioni con i leader europei sui finanziamenti militari.
“Credo che saranno pronti a finanziare le Forze Armate dell’Ucraina se gli Stati Uniti non lo faranno”, ha detto.
Terre rare
In merito alle terre rare, Zelensky ha rivelato che l’accordo degli USA sui metalli delle terre rare non includeva alcuna garanzia di sicurezza per l’Ucraina.
“Il documento non era chiaro. Era chiaro solo su una cosa: avremmo dovuto dare il 50% di tutto ciò che è elencato nel documento”, ha dichiarato il presidente ai giornalisti.
Zelensky ha affermato che gli Stati Uniti hanno aiutato il presidente russo Vladimir Putin a porre fine a tre anni di isolamento in Occidente, un giorno dopo l’incontro di alti funzionari statunitensi e russi per colloqui in Arabia Saudita.