in Ucraina

Trump chiama a Putin e Zelensky

Mercoledì il presidente americano Trump ha dichiarato di aver avuto una  “lunga e altamente produttiva” chiamata con il presidente russo Putin, durante la quale hanno concordato di avviare “immediatamente” i negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina.

La telefonata tra Trump e Putin è arrivata dopo uno scambio di prigionieri, in cui Mosca ha liberato l’insegnante statunitense Marc Fogel, mentre Washington ha rilasciato il boss russo delle criptovalute Alexander Vinnik.

Il Cremlino ha affermato separatamente che la chiamata è durata un’ora e mezza e che Putin e Trump hanno concordato che “è giunto il momento di lavorare insieme”.

“Il presidente Putin… ha concordato con Trump che un accordo a lungo termine potrebbe essere raggiunto attraverso negoziati di pace”, ha affermato il portavoce di Putin Dmitry Peskov.

“Il presidente Trump si è espresso a favore della cessazione delle ostilità il prima possibile e della risoluzione del problema con mezzi pacifici”.

Putin ha sottolineato che qualsiasi accordo dovrà “affrontare le cause profonde del conflitto”, ha dichiarato Peskov, senza fornire ulteriori dettagli.

Poco dopo Trump ha chiamato il presidente ucraino Zelensky per informarlo della chiamata.
“La conversazione è andata molto bene. Lui, come il presidente Putin, vuole fare la PACE” ha dichiarato Trump.

“Ho avuto una lunga e dettagliata conversazione con il Presidente Trump. Apprezzo il suo genuino interesse per le nostre opportunità condivise e per come possiamo realizzare insieme una vera pace.

Abbiamo discusso di molti aspetti, diplomatici, militari ed economici, e il presidente Trump mi ha informato di ciò che Putin gli ha detto.

Crediamo che la forza dell’America, insieme all’Ucraina e a tutti i nostri partner, sia sufficiente a spingere la Russia verso la pace” ha dichiarato Zelensky su X.

Trump ha affermato di aver chiesto al Segretario di Stato americano Marco Rubio, al Direttore della CIA John Ratcliffe, al Consigliere per la Sicurezza Nazionale Michael Waltz e al suo inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff “di guidare i negoziati.

Le dichiarazioni del segretario della Difesa

Mercoledi mattina il segretario alla Difesa di Trump, Pete Hegseth, ha rilasciato la dichiarazione più schietta finora rilasciata dalla nuova amministrazione in merito al suo approccio alla guerra, affermando che è irrealistico per Kiev sperare di recuperare tutto il territorio ucraino occupato dalla Russia dal 2014, così come di garantirne l’adesione alla NATO.

“Vogliamo, come voi, un’Ucraina sovrana e prospera. Ma dobbiamo iniziare riconoscendo che tornare ai confini dell’Ucraina pre-2014 è un obiettivo irrealistico”, ha detto Hegseth durante un incontro presso la sede della NATO a Bruxelles. “Inseguire questo obiettivo illusorio non farà che prolungare la guerra e causare più sofferenza”.

Hegseth ha affermato che qualsiasi pace duratura deve includere “robuste garanzie di sicurezza per assicurare che la guerra non ricominci”. Ma ha aggiunto che le truppe statunitensi non saranno dispiegate in Ucraina come parte di tali garanzie.

Francia, Germania e Spagna hanno affermato che il destino dell’Ucraina non può essere deciso senza la partecipazione attiva di Kiev, mentre il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ha affermato che l’Europa svolgerà il suo ruolo nell’offrire garanzie di sicurezza all’Ucraina anche se l’adesione alla NATO non fosse immediata.