Giovedì 27 febbraio Stati Uniti e Russia hanno tenuto dei colloqui per cercare di allentare le tensioni diplomatiche.
Secondo la nota stampa del Dipartimento di Stato americano, l’incontro è stato guidato dal vicesegretario di Stato aggiunto per la Russia e l’Europa centrale, Sonata Coulter, e dall’ambasciatore russo Aleksandr Darchiyev.
L’incontro, svoltosi a Istanbul, fa seguito ai colloqui tra Mosca e Washington tenutisi la scorsa settimana in Arabia Saudita.
Durante i colloqui, gli USA hanno sollevato preoccupazioni circa l’accesso ai servizi bancari, gli accordi contrattuali e la stabilità dei livelli di personale presso la loro ambasciata a Mosca.
Secondo una dichiarazione ufficiale, entrambe le parti hanno identificato “concreti passi iniziali” per migliorare le operazioni della missione diplomatica.
“Il vice segretario aggiunto Coulter e l’ambasciatore Darchiyev hanno concordato di tenere un incontro di follow-up su queste questioni nel prossimo futuro, con data, luogo e rappresentanza da determinare”, si legge nella dichiarazione.
Putin ha affermato che i colloqui gli hanno dato la speranza che problemi come il conflitto in Ucraina possano essere risolti.
“I primi contatti con la nuova amministrazione statunitense danno qualche speranza. C’è un desiderio reciproco di lavorare per ristabilire le relazioni”, ha dichiarato Putin durante un discorso televisivo all’ incontro del Federal Security Service giovedì.
Questi round segnano ufficialmente un cambio radicale della politica estera dell’amministrazione Trump, in particolare nelle relazioni con la Russia.
In circa dieci giorni l’amministrazione Trump ha radicalmente cambiato il suo approccio nei confronti dell’Ucraina invasa dai russi. La chiamata da parte di Trump a Putin è stato il primo segnale di cambio nelle relazioni tra i due paesi.