in Europa, Russia, Ucraina, Usa

L’attacco del vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance alla leadership europea

Venerdì il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance durante il suo intervento alla conferenza sulla sicurezza di Monaco ha lanciato un duro attacco ai governi europei, rimproverandoli di aver ignorato la volontà del loro popolo, annullato le elezioni, ignorato le libertà religiose e non aver agito per fermare l’immigrazione illegale.

“La minaccia che mi preoccupa di più nei confronti dell’Europa non è la Russia, non è la Cina, non è nessun altro attore esterno. Ciò di cui mi preoccupo è la minaccia interna. Il ritiro dell’Europa da alcuni dei suoi valori più fondamentali, valori condivisi con gli Stati Uniti d’America” ha dichiarato Vance.

Secondo Vance l’esempio più significativo di “minaccia interna”, sono state le elezioni rumene recentemente annullate.

Sull’immigrazione ha invitato l’Europa a cambiare politiche. In riferimento all’attacco di giovedì a Monaco ha chiesto: “Quante volte dovremo subire queste terribili battute d’arresto prima di cambiare rotta e portare la nostra civiltà in una direzione diversa?”

Sulla difesa ha lanciato l’ennesimo appello affinchè l’Europa investa molto di più “nell’ambito di un’alleanza condivisa, così che l’America si concentri su altre aree del mondo in grande pericolo”.

Ha chiesto la fine dei “firewall” politici, in riferimento all’accordo tedesco che tiene fuori i partiti di estrema destra.

“Esorterò i politici tedeschi a lavorare con tutti i partiti, incluso il partito di estrema destra e anti-immigrazione Afd, ha detto stamattina Vance al Wall Street Journal.

Sull’Ucraina non ha dichiarato molto a parte un breve commento secondo cui l’amministrazione statunitense “crede che si possa giungere a un accordo ragionevole tra Russia e Ucraina”.

Ma ha detto qualcosa in più al Wall Street Journal, dichiarando che l’apertura degli Usa alla Russia non è un assegno in bianco. Se Putin non consentirà un accordo di pace con l’Ucraina che “garantisca a lungo termine l’indipendenza di Kiev”, gli Usa potrebbero colpire la Russia non solo con le sanzioni, ma anche con la forza. ” Tutte le opzioni sono sul tavolo” ha aggiunto Vance.

Per accedere a tutti i contenuti, abbonati qui.