Israele e Libano hanno concordato di prorogare fino al 18 febbraio la scadenza per il ritiro delle truppe israeliane dal Libano meridionale. Il termine dei 60 giorni previsto dall’accordo di cessate il fuoco è scaduto domenica 26 gennaio.
L’accordo di novembre, mediato da Stati Uniti e Francia, prevede che le truppe israeliane si ritirino dal Libano meridionale, che Hezbollah rimuova combattenti e armi dall’area e che le truppe libanesi si dispieghino nella regione.
Israele ha affermato che la proroga è legata al fatto che l’esercito libanese non si è schierato in tutte le aree del Libano meridionale, come concordato, per garantire che il gruppo terroristico Hezbollah non vi ristabilisca la propria presenza. L’esercito libanese ha accusato Israele di procrastinare il ritiro.
La Casa Bianca ha confermato in una dichiarazione domenica che “l’accordo tra Libano e Israele, monitorato dagli Stati Uniti, continuerà a essere in vigore fino al 18 febbraio 2025”. Ha aggiunto che i rispettivi governi “inizieranno anche i negoziati per il ritorno dei prigionieri libanesi catturati dopo il 7 ottobre 2023”.
Hezbollah ha respinto l’estensione e ha esortando i residenti del Libano meridionale a …