in Medio Oriente

L’accordo sul cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi a Gaza entrerà in vigore domenica mattina

Dopo un rinvio e una difficile riunione durata sei ore,  sabato mattina il governo israeliano ha approvato l’accordo con Hamas sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi nella Striscia di Gaza.

“Il governo ha approvato l’accordo per il ritorno degli ostaggi. L’accordo per il rilascio degli ostaggi entrerà in vigore domenica mattina”, ha affermato l’ufficio di Netanyahu in una breve dichiarazione.

In base all’accordo, il cessate il fuoco sarà in tre fasi:  la prima è di sei settimane, durante la quale gli ostaggi tenuti da Hamas saranno scambiati con prigionieri e detenuti incarcerati in Israele.
Trentatré dei 98 ostaggi israeliani rimasti, tra cui donne, bambini, uomini over 50 e prigionieri malati e feriti, saranno liberati in questa prima fase. In cambio, Israele rilascerà quasi 2.000 palestinesi dalle sue prigioni.
Tra questi ci sono 737 prigionieri uomini, donne e adolescenti, alcuni dei quali sono membri di gruppi militanti palestinesi condannati.
Dopo il rilascio di domenica, l’accordo prevede che altre quattro donne vengano rilasciate dopo sette giorni, seguiti dal rilascio di altri tre ostaggi ogni sette giorni.

In questa prima fase Israele si ritirerà dalle zone più densamente abitate della Striscia di Gaza e permetterà alle persone di tornare del nord di Gaza.

Sempre durante la prima fase continueranno i negoziati per la seconda e terza fase, dove sarà trovato un accordo per il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani, la consegna dei corpi e il ritiro dell’esercito israeliano dalla Striscia di Gaza. Nel caso i negoziati falliranno, è possibile che la guerra ricominci.

Secondo i media, Netanyahu avrebbe detto ai ministri che il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump “darà a Israele pieno sostegno per riprendere la guerra se l’accordo verrà violato”.

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Immagine di copertina: UNRWA