in Europa

La Polonia vuole ampliare l’esercito per affrontare la minaccia della Russia

Il primo ministro polacco Donald Tusk ha affermato che il suo governo sta lavorando a un piano per predisporre un addestramento militare su larga scala per tutti i maschi adulti, in risposta alla mutevole situazione della sicurezza in Europa

Per Tusk è necessario un esercito di 500 mila soldati, compresi i riservisti.

“Cercheremo di avere un modello pronto entro la fine dell’anno, in modo che ogni maschio adulto in Polonia sia addestrato in caso di guerra, in modo che questa riserva sia realmente comparabile e adeguata alle potenziali minacce”, ha affermato Tusk in un importante discorso sulla sicurezza al Sejm del Paese, la Camera Bassa del Parlamento.

Quest’anno l’esercito sarebbe aumentato di 220 mila persone, ma i timori per la sicurezza sono diventati molto più drammatici nelle ultime settimane, mentre la Russia continua a bombardare l’Ucraina con missili e droni e l’amministrazione Trump ha ritirato il supporto militare e di intelligence all’Ucraina, mettendo in discussione i suoi impegni nei confronti della NATO.

Tusk ha anche sostenuto l’uscita dal trattato storico che proibisce l’uso delle mine antiuomo, la Convenzione di Ottawa, e potenzialmente anche dalla Convenzione di Dublino, che proibisce l’uso delle munizioni a grappolo.

Perchè la Polonia vuole fare l’esercito più grande d’Europa?

La Polonia si trova lungo il fianco orientale della Nato ed è profondamente preoccupata per la guerra in Ucraina. Si teme che se l’Ucraina venisse sconfitta, la Russia volgerebbe le sue ambizioni imperiali verso paesi come la Polonia, che Mosca controllava durante il XIX secolo e durante la guerra fredda.

In Polonia la preoccupazione è aumentata con la nuova amministrazione Trump, che ha segnalato un drastico cambiamento nei confronti della Russia.

“Se l’Ucraina perde la guerra o se accetta i termini di pace, armistizio o capitolazione in modo tale da indebolire la sua sovranità e rendere più facile per Putin ottenere il controllo sull’Ucraina, allora, senza dubbio – e possiamo tutti essere d’accordo su questo – la Polonia si troverà in una situazione geopolitica molto più difficile”, ha dichiarato Tusk.

Il presidente Andrzej Duda ha affermato l’intenzione di sottoporre all’esame un emendamento alla Costituzione polacca che obbligherebbe il Paese a spendere almeno il 4% del suo prodotto interno lordo ogni anno per la difesa.

La Polonia già spende una quota importante del suo Pil per la difesa rispetto a qualsiasi altro membro della Nato. L’anno scorso la spesa per la difesa della Polonia ha raggiunto il 4,1% del PIL, secondo le stime della Nato, e quest’anno prevede di raggiungere il 4,7%.

La Polonia parla con Parigi per l’ombrello nucleare

Oltre all’ampliamento dell’esercito, la Polonia sta dialogando con Parigi in merito alla proposta di un ombrello nucleare francese, sottolineando inoltre che la Polonia non può limitarsi alle armi convenzionali: “Dobbiamo essere consapevoli che la Polonia deve raggiungere le capacità più moderne anche relative alle armi nucleari e alle moderne armi non convenzionali... questa è una corsa per la sicurezza, non per la guerra” ha aggiunto Tusk.