in Medio Oriente

La Lega Araba approva il piano postbellico dell’Egitto per la Striscia di Gaza

Martedì la Lega Araba ha approvato il piano postbellico dell’Egitto per la Striscia di Gaza, che consentirebbe ai suoi circa 2 milioni di palestinesi di rimanere. Il piano è una controproposta al progetto del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che prevede di spopolare il territorio e riqualificarlo come destinazione balneare.

Al summit erano presenti l’emiro del Qatar, il vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti e il ministro degli esteri dell’Arabia Saudita, paesi il cui sostegno è cruciale per qualsiasi piano postbellico. Ha partecipato anche il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres.

Il piano approvato

Il piano da 53 miliardi di dollari  prevede la ricostruzione di Gaza entro il 2030 senza rimuovere la sua popolazione. La prima fase prevede la rimozione degli ordigni inesplosi la bonifica di oltre 50 milioni di tonnellate di macerie lasciate dai bombardamenti e dalle offensive militari di Israele.

Nel comunicato finale si afferma che l’Egitto ospiterà una conferenza internazionale in collaborazione con le Nazioni Unite per la ricostruzione di Gaza e che verrà istituito un fondo fiduciario supervisionato dalla Banca Mondiale per raccogliere impegni volti ad attuare un piano di ripresa e ricostruzione tempestivo.

Secondo una bozza di 112 pagine del piano ottenuta dall’Associated Press,  verrebbero allestite centinaia di migliaia di unità abitative temporanee per la popolazione di Gaza mentre si svolge la ricostruzione.

Negli anni successivi, il piano prevede un rimodellamento della striscia, costruendo aree residenziali e urbane “sostenibili, verdi e percorribili a piedi”, con energia rinnovabile. Ristruttura terreni agricoli e crea zone industriali e grandi aree verdi.

Secondo il piano, Hamas cederebbe il potere a un’amministrazione provvisoria di indipendenti politici finché un’Autorità Nazionale Palestinese riformata non potrà assumere il controllo.

Intervenendo al summit, il presidente egiziano al-Sisi ha affermato che è necessario un percorso parallelo di pace per raggiungere una “soluzione globale, giusta e duratura” alla causa palestinese.

“Non ci sarà vera pace senza la creazione dello Stato palestinese”, ha affermato il leader egiziano. “È tempo di adottare l’avvio di un percorso politico serio ed efficace che porti a una soluzione permanente e duratura alla causa palestinese secondo le risoluzioni della legittimità internazionale”.

L’amministrazioneTrump rigetta il piano postbellico

L’amministrazione Trump ha respinto il piano dei paesi arabi, affermando che il presidente sostiene la propria visione, che include l’espulsione dei residenti palestinesi del territorio e la sua trasformazione in una “riviera” di proprietà degli Stati Uniti.

“L’attuale proposta non affronta la realtà che Gaza è attualmente inabitabile e i residenti non possono vivere umanamente in un territorio coperto di detriti e ordigni inesplosi”, ha affermato martedì sera il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Brian Hughes in una dichiarazione.