in Medio Oriente

Israele blocca gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza

Domenica Israele ha bloccato  l’ingresso dei camion degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. La decisione è stata presa in coordinamento con gli Stati Uniti, dopo la conclusione della prima fase del cessate il fuoco.

“Israele non permetterà una cessazione delle ostilità senza il rilascio dei nostri ostaggi. Se Hamas continuerà nel suo rifiuto, ci saranno ulteriori conseguenze”, si legge in una nota dell’ufficio del premier israeliano Netanyahu.

“Con la fine della prima fase dell’accordo sulla liberazione degli ostaggi, e in seguito al rifiuto di Hamas di accettare il piano Witkoff per continuare i colloqui – che Israele ha accettato – il premier Netanyahu ha deciso che, a partire da questa mattina, cesserà l’ingresso di merci e forniture nella Striscia di Gaza”, aggiunge il comunicato.

La fragile tregua

Nella prima fase del cessate il fuoco, Hamas ha consegnato 33 ostaggi israeliani,  in cambio di circa 2.000 prigionieri e detenuti palestinesi dalle carceri israeliane e del ritiro delle truppe israeliane da alcune delle loro posizioni a Gaza
Secondo l’accordo originale, la seconda fase avrebbe dovuto segnare l’inizio dei negoziati per il rilascio dei restanti 59 ostaggi, il ritiro completo delle truppe israeliane da Gaza e la fine definitiva della guerra.

Tuttavia i colloqui non sono mai iniziati e Israele afferma che tutti gli ostaggi devono essere restituiti affinché i combattimenti cessino.

Hamas ha denunciato la decisione come un ricatto e ha invitato i mediatori a fare pressione su Israele.

 

Immagine di copertina: Osmed