Sabato la società russa Gazprom ha annunciato che interromperà le forniture di gas alla Moldavia dal 1° gennaio 2025, a causa delle violazioni contrattuali da parte moldava e del rifiuto di saldare il debito per le forniture, lo ha affermato la holding russa in una dichiarazione.
La società ha anche dichiarato che si riserva il diritto di adottare qualsiasi misura, compresa la risoluzione del contratto di fornitura con la Moldavia.
La Moldavia è in stato di emergenza già dal 16 dicembre. Una commissione dovrà adottare urgentemente misure per gestire i “rischi imminenti” quando Mosca non fornirà gas alla centrale elettrica di Kuciurgan, la più grande del Paese, situata nella regione separatista filorussa della Transnistria.
“Questa non è una crisi energetica, è una crisi di sicurezza deliberatamente indotta. Il Cremlino lascia la gente della regione della Transnistria senza elettricità e riscaldamento nel bel mezzo dell’inverno” ha affermato il primo ministro moldavo Dorin Recean.
“La Moldavia ha già diversificato le sue fonti di approvvigionamento di gas naturale per ridurre la dipendenza da un singolo fornitore. Siamo pienamente preparati ad affrontare le conseguenze della decisione del Cremlino. La nostra priorità rimane quella di garantire un approvvigionamento di gas ininterrotto e salvaguardare i consumatori vulnerabili” ha aggiunto il primo ministro.
Recean ha anche informato che il governo sta valutando tutte le opzioni legali, compreso l’arbitrato internazionale, per proteggere gli interessi nazionali della Moldavia e per ottenere un risarcimento per i danni economici e le minacce alla sicurezza causati dalle azioni della Russia.