Martedì entrano in vigore i dazi imposti da Trump a Canada e Messico. Le merci canadesi saranno soggette a dazi del 25%, le risorse energetiche al 10%, mentre i prodotti messicani saranno soggetti al 25%.
I dazi Usa sui prodotti cinesi raddoppieranno dal 10% al 20%, innescando nuovi conflitti commerciali con i tre principali partenr commerciali degli Stati Uniti.
Per Trump i dazi servono a costringere i due vicini degli Stati Uniti a intensificare la lotta contro il traffico di fentanyl e a fermare l’immigrazione illegale. Ma Trump ha anche indicato che vuole livellare lo squilibrio commerciale con entrambi i paesi e spingere più fabbriche a trasferirsi negli Stati Uniti.
Trump è convinto che i dazi siano la scelta migliore per dare impulso alla produzione statunitense e attrarre investimenti esteri. Il Segretario al Commercio Howard Lutnick ha affermato che il produttore di chip per computer TSMC ha ampliato i suoi investimenti negli Stati Uniti a causa della possibilità di dazi separati del 25%.
L’amministrazione americana aveva rinviato di un mese l’applicazione dei dazi al 25% sia al Canada che al Messico, dopo una serie concessioni di entrambi i paesi.
“Se Trump impone tariffe, siamo pronti”, ha detto il ministro degli Esteri canadese Mélanie Joly.
Entrambi i paesi hanno cercato di mostrare un’azione in risposta alle preoccupazioni di Trump. Il Messico ha inviato 10.000 soldati della Guardia Nazionale al confine condiviso per reprimere il traffico di droga e l’immigrazione illegale. Il Canada ha nominato uno zar del fentanyl, anche se il contrabbando della droga dal Canada agli Stati Uniti sembra essere relativamente modesto.
Trump ha ribadito il suo piano di aumentare i dazi su tutte le importazioni cinesi dal 10 al 20 per cento, come risposta alle continue esportazioni negli Stati Uniti dalla Cina dei precursori chimici del Fentanyl.