Martedì, dopo un incontro di otto ore tra gli alti funzionari americani e ucraini, l’Ucraina ha accettato la proposta americana del cessate il fuoco di 30 giorni per cercare di porre fine alla guerra.
Nella dichiarazione congiunta si legge che il cessate il fuoco “immediato e provvisorio” deve esteso di comune accordo tra le parti ed è soggetto all’accettazione e all’attuazione simultanea da parte della Russia, che al momento non ha dato ancora una risposta ufficiale, a parte qualche rumors.
I dettagli dell’accordo
L’Ucraina si è mostrata disposta a “promulgare un cessate il fuoco immediato e provvisorio di 30 giorni, che può essere esteso”. Il cessate il fuoco dovrà essere via mare, aria e terrestre.
I colloqui a Jeddah si sono concentrati in gran parte sul ripristino delle relazioni tra Stati Uniti e Ucraina (piuttosto che tra i due contendenti Russia e Ucraina) dopo il disastroso scontro nello Studio Ovale tra Trump e il leader ucraino, Volodymyr Zelenskyy.
Quello scontro ha determinato ha portato la Casa Bianca a sospendere gli aiuti militari, comprese le consegne di munizioni, e a interrompere la condivisione di informazioni di vitale importanza per l’Ucraina.
In questo senso i colloqui sono stati per Kiev un successo. Infatti, la dichiarazione congiunta ha affermato che Washington “revocherà immediatamente la pausa sulla condivisione di intelligence e riprenderà l’assistenza alla sicurezza per l’Ucraina”.
Nell’accordo non c’è alcuna garanzia di sicurezza per l’Ucraina, la richiesta principale di Zelensky. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha salutato i progressi compiuti nei colloqui di Jeddah, ma ha avvertito che Kiev aveva bisogno di “robuste” garanzie di sicurezza.
Zelensky ha dichiarato che le garanzie di sicurezza saranno concordate in un secondo momento.
L’altro punto del cessate il fuoco includerà lo scambio di prigionieri di guerra, il rilascio di detenuti civili e il ritorno in Russia dei bambini ucraini trasferiti forzatamente.
Sulle terre rare, Zelensky ha guadagnato tempo, anche se nella dichiarazione congiunta “hanno concordato di concludere il prima possibile un accordo globale per lo sviluppo delle risorse minerarie critiche dell’Ucraina”.